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5 curiosità sul tuo logo che forse non conosci

9 Maggio 2024

Forse conosci l’importanza del tuo logo. Forse hai già intuito che un logo non è solo un “abbellimento” estetico, ma un vero e proprio vettore del tuo messaggio. La prima vera espressione visiva del tuo brand, ciò che lo rende tangibile e riconoscibile dalle tue persone.

Eppure spesso l’importanza di un buon logo è ancora sottovalutata. Con la possibilità di creare loghi online e avere strumenti grafici alla portata di tutti, è facile improvvisare l’identità visiva di un brand per tagliare le spese o temporeggiare. Ma ci sono fattori che, in queste occasioni (ma, in realtà, anche in tante altre), non vengono presi in considerazione.

Mi ritrovo spesso, nei miei corsi e percorsi o nella mia comunicazione, a raccontare il mio processo di creazione di un logo design. E ogni volta questo desta non poca curiosità verso alcuni aspetti dei loghi che non sempre si conoscono. Oggi, cara libera professionista, creativa o artigiana, voglio raccontartene alcuni che, scommetto, ancora non conosci!

Caratteristiche di un logo e curiosità che forse non conosci

N.1: Ti servono almeno 150-200 file del tuo logo

Può sembrare esagerato, vero? Ma se ci pensi meglio, perché il tuo logo possa essere considerato versatile deve avere diverse variazioni, almeno 3 o 4. Ogni variazione ti sarà consegnata in tutti i colori della tua palette (che in genere sono almeno 5 o 6) in aggiunta al bianco e al nero. Inoltre ogni variazione, in ogni colore, ti sarà consegnata in diversi formati adatti a diversi contesti (stampa, web, vettoriale, ecc). In aggiunta, un logo versatile deve poter essere scomposto in logotipo (parte testuale) e pittogramma o icona: anche queste parti saranno consegnate nei diversi colori e formati in modo che tu possa utilizzarle anche separatamente.

Ogni volta che il tuo logo viene utilizzato in un contesto diverso, avrai bisogno di un formato di file diverso. Ad esempio, il tuo logo su un biglietto da visita avrà bisogno di un formato diverso rispetto a quando viene utilizzato su un sito web o su un cartellone pubblicitario. Avrai bisogno di formati diversi per la stampa, per il web, per i social media e per molte altre applicazioni.

N.2: Il tuo logo può rovinarti la reputazione

Soprattutto se è un logo fai-da-te, ma anche nel caso di un logo professionale, ci possono essere degli errori rilevanti nella progettazione di un logo, le cui conseguenze possono danneggiare il brand stesso. Nella spasmodica ricerca di un concept originale e mai visto, si può facilmente incappare in significati equivoci o allontanarsi man mano dai valori fondamentali del brand. È per questo che mi piace definire il processo di logo design un “percorso insieme” di co-progettazione con le mie clienti. Perché, se la maggior parte delle volte sono io a guidarle, la loro voce, il loro occhio esterno e la loro esperienza nel proprio settore è importante per riuscire a identificare ed evitare qualsiasi equivoco che potrebbe danneggiare la reputazione del brand.

N.3: Il tuo logo potrebbe non essere registrabile

L'unicità è una delle caratteristiche fondamentali di un logo che funziona. Ma non solo, infatti se hai un logo che non è unico e distintivo, o non rispetta alcuni requisiti, potresti essere costretta a cambiarlo, il che può essere costoso e può causare confusione tra i tuoi clienti. Ho chiesto a Eleonora Velgi, consulente marchi e esperta di Proprietà Intellettuale, di spiegarci il perché:

Chi utilizza un marchio, o un logo, solitamente desidera avere l’esclusiva su quel segno, giusto? Certo, perché la funzione del marchio è quella di distinguerti dagli altri competitors, quindi differenziarti, e dovresti avere solo tu il diritto di utilizzare quel segno.

Come avere la certezza di questa esclusiva? Registrando il marchio! Sai la famosa ®? Ecco, significa che il marchio è registrato e lo può utilizzare solo il titolare. Ma possono essere registrati tutti i marchi? No! Solo quelli che hanno determinate caratteristiche, che verranno verificate dall’Ufficio al momento del deposito.

La normativa prevede infatti dei requisiti specifici, tra cui:

  • il marchio deve essere distintivo: cosa significa? Che non deve essere troppo generico o troppo descrittivo del prodotto o servizio per cui verrà utilizzato. Ad esempio, non può coincidere con il nome del prodotto o servizio che deve rappresentare, o raccontarne solo le caratteristiche! Oppure non può coincidere con termini di uso comune, che devono poter utilizzare tutti nel settore di riferimento (ad esempio bio, eco, green, ecc);
  • il marchio deve essere lecito, cioè non deve contenere segni contrari alla legge, all’ordine pubblico e al buon costume, stemmi o altri segni protetti da convenzioni internazionali. Qualche esempio: non può contenere la riproduzione identica di una bandiera di Stato, e non può contenere parole offensive o discriminatorie;
  • il marchio deve essere nuovo: non devono esistere marchi o segni identici o simili già registrati, o usati in modo molto diffuso, per lo stesso settore di riferimento! Possono costituire un problema anche segni diversi dai marchi (nomi delle società, nomi di dominio ecc) che dovessero anticiparlo, o elementi coperti dal diritto d’autore, se non si ha il consenso dell’autore.

- Eleonora Velgi, Consulente Marchi

N.4: Ogni persona vede circa cinquemila loghi ogni giorno

Pensa a tutti i loghi che una persona media incontra ogni giorno, da quando si sveglia e sfoglia il quotidiano mentre fa colazione, nelle insegne o nei cartelloni pubblicitari sulla strada per andare al lavoro, mentre naviga il web o controlla i suoi social, quando apre le email, quando guarda la televisione o va al supermercato.

Viviamo in un mondo saturo di loghi ed è stato stimato che una persona media è esposta a circa 5000 loghi ogni giorno. Questo significa che le chance che il tuo logo, quello di un piccolo business locale o di una solopreneur che lavora online, si distingua nella folla sono davvero molto basse. È per questo che non puoi rischiare di avere un logo “tanto per”, non studiato, non strategico, simile alla concorrenza e non rappresentativo della tua unicità. Quando hai creato il tuo logo, hai riflettuto su tutto questo?

N.5: Potresti non sapere dove e come usarlo

Il tuo logo dovrebbe apparire ovunque il tuo brand è presente. Questo include il tuo sito web, i tuoi profili social, la tua carta intestata, i tuoi biglietti da visita, l’insegna e le vetrofanie del tuo negozio, i tuoi prodotti, i contratti e i documenti del brand e qualsiasi altro luogo in cui il tuo pubblico entra in contatto con te. 

Ma ognuno di questi spazi richiede formati e requisiti diversi, e, d’altra parte, ogni formato, colore e variazione del tuo logo è pensato per essere utilizzato in determinate condizioni e seguendo specifiche indicazioni stilistiche. È per questo che, al termine di un progetto di logo e brand design, amo consegnare una guida completa all’uso del tuo logo, così che tu non ti senta mai persa e abbia gli strumenti giusti per utilizzare ogni elemento della tua brand identity.


Cara libera professionista o artigiana, conoscevi già queste curiosità sul tuo logo, o ci avevi mai riflettuto?

Il logo design è un aspetto fondamentale della tua identità di branding, per questo nessun dettaglio dovrebbe essere lasciato al caso. Se anche tu sogni un logo unico e rappresentativo della tua essenza, possiamo disegnarlo insieme con Fil Rouge o uno dei miei percorsi di brand e web design. Scrivimi e raccontami di te, ti aspetto.

Giada Correale brand e web designer donna per business al femminile
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Sono Giada Correale, brand e web designer dietro allo studio grafico Miel Cafè Design e co-autrice di Design Yourself. Creo identità di branding e web design intenzionali per libere professioniste e piccoli business con un’anima empatica e tanto valore da portare nel mondo.

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